martedì 14 febbraio 2012

In Silenzio tra gli Alberi. Si parte: Prefazione

15 febbraio 2012. Ogni promessa è un debito che va onorato e rispettato, mi diceva il mio vecchio nonno. Ed io stamane mattina comincio, seduto in cima a questa sedia impagliata a mano, con i gomiti  poggiati al mio tavolo di legno vero, consumato da piatti di pastasciutta, ombre di vino e fette di salame e formaggio d'alpeggio, bottiglioni i di grappa per digerire e sigarette arrotolate alla vècia, dorsi di libri letti e copertine di quaderni scritti. è l'alba, ma ancora la luce non trova il posto per esibirsi. la notte sovrana, accompagnata dal severo freddo di questo febbraio ancora la fa da padrona!
Appoggio il libro "In Silenzio tra gli Alberi" sul tavolo. è la copia 0, quella che per primo ho toccato quando mi è stata consegnata dall'editore in cima alle scale del suoi ufficio. Questa copia è stata con me in ogni posto in cui son stato negli ultimi 3 anni, aerei e zaini, oceani e barche in equilibrio tra cielo e mare, sentieri e montagne. Adesso fa il pensionato, immerso nella ricca libreria che ho alle mie spalle.
Ma ecco lui:
in copertina una foto veramente molto brutta, e in quarta di copertina una ancora peggio. La prima mi ritrae avvinghiato ad una mia scultura, ma sembro mio fratello molto piu bello e giovane, chissa dove l'anno recuperata. L'altra mi mostra appoggiato sempre ad una scultura, ma l'ambientazione a campo aperto è un finto laboratorio di scultura, foto fatta anni per un' azienda di mobili: tutto finto a parte io e la mia scultura!
Beh, devo dire che il libro si presenta proprio non al meglio, con  una immgine costruita ed un'altra in cui sembro un divo hollivudiano. Ma devo dire che l'editore mi ha consigliato-imposto solo queste due cose, per il resto non ha cambiato una virgola al libro. A suo merito.
Questa è la presentazione in quarta: Nell'anima e nel legno. 


                                    " DOPO OLTRE QUARANT'ANNI DI VITA
                                                       NELLA NATURA,
                                             HO CAPITO CHE PER VEDERE
                                            DEVO CHIUDERE GLI OCCHI"


Lasciando spazio all'istinto, possiamo parlare con gli alberi, sentire la loro anima, capire che soffrono, che vivono, che crescono, proprio come noi.
in queste pagine vi racconto cosa gli alberi, la Natura e la Montagna hanno insegnato a me, uomo.
Il lungo viaggio per tornare NATURALE.                                           -Euro 12-


Nella aletta interna è scritto: Nella Natura  ho trovato la vita. ci sono alberi, un prato, perfino un castello stagliato verso il cielo, e le montagne. E poi un muretto di sassi e un comignolo che fuma. 
E' inverno. Gli alberi conservano le gemme strette dentro i rami. Apriranno il pugno per liberarle appena sentiranno il sole che chiama. E con il sole i merli canteranno canzoni d'amore, danzando sui cespugli di gelsomino e nocciolo. E gli uomini torneranno a vivere.
ma gli alberi, gli animali e gli uomini attendono ancora. Sanno che il gelo è ancora in agguato. Non bisogna avere fretta, ogni cosa la suo tempo.
Questo modo di vivere insegna la pazienza, l'arte di attendere. e di ascoltare. La natura e le sue voci ci prendono, ci abbracciano e ci tengono compagnia. insegnano a vivere.
ma per viverre in Natura ho dovuto camminare tanto. Ho dovuto sentire tanto. Poi ho scoperto il bosco, gli alberi, il legno, la sua magia, la sua anima.
E nel silenzio di tutto questo, ho sentito la voce del creato.
Queste pagine raccolgono oltre quarantanni di vita nella natura, raccontano un lungo viaggio per tornare naturale. E in questo viaggio potrete vedere i miei amici alberi, nostra madre terra, sentire la sua voce dolce, severa e forte.
Pagine come un ponte tra questo mondo e il mondo naturale.
 Un libro con dentro la forza dell'uomo e la fantasia del bambino.


Segue biografia, ma questa ve la risparmio!
Ecco come si presenta "In Silenzio tra gli Alberi". Vi confesso che riscriverlo leggendolo mi emoziona non poco. E  l'emozione è benzina super nel motore della vita. Son felice e continuo!
Ma per ora basta. la notte ha ceduto il trono alla luce. Il prato fuori casa è bianco dell'ultima neve, ed io son ancora vivo. Metto un grosso ceppo sul fuoco vivo del camino. Il giorno entrante mi chiama fuori, ed io lo accontento. A domani MaxS



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