sabato 5 maggio 2012

PERDERSI PER RITROVARSI ...


L'UNICA VERA ARTE E' L'ARTE DI VIVERE!
domenica 6 maggio. piove dentro e fuori, ed è acqua pulita che  lava, rinfresca, desta e porta via. E rompe anche le palle!

   pagina 75 ... continua...
     Stamane non riesco a scrivere. La penna è irrimediabilmente inchiodata, come la mano di Cristo nella splendida crocifissione del Cimabue, nella chiesa di S. Domenico ad Arezzo.
Anzi non riesco a collegare il cervello con i suoi pensieri, alla punta della penna a sfera.
Tolgo e rimetto gli occhiali, quasi a cercar di mettere a fuoco i pensieri. Ma loro sono già a fuoco. Son solo disordinati!
 Pensieri e parole si intrecciano, si accavallano, vanno e tornano senza velocità apparente, ma continuamente, ed incessantemente come in un movimento logorroico. Continuamente si muovono, leggibili ma impalpabili, vanno, si attorcigliano, tornano e quando sembra si stiano  dipanando si riallontanano ingarbugliandosi ancor di più.
E son pensieri che impongono domande. Son quesiti senza risposte. E son  anni che le cerco.
Pensieri come un filo di lana, e il cervello come un gomitolo multicolore. Il filo si arrotola a formare una palla tutta di colori diversi e con svariati capi e coda. Cerco di dipanare la matassa. Scelgo dapprima tutti quelli dello stesso colore e li ammucchio di lato. Poi pazientemente nel silenzio della stanza, con l’alba che tarda ad arrivare forse rispettosa del mio stato d’animo,  incomincio ad annodarli. Uno per uno. Colore per colore. Mai avuto così tanta pazienza!
Ma quando credo di aver iniziato a riordinare i pensieri, improvvisamente un rumore insolito in casa mi distrae, e fa ripartire  il turbinio sconfusionato di pensieri, fatto di domande e seguito da lente e non chiare riflessioni. Ancora con la mano aperta a conchetta, nel sacco delle esperienze, a cercar risposte.
Ma le risposte sono nel futuro. Ed è inutile cercarle nel passato.
                        Nel passato cerchi e trovi solo i ricordi. 
                      Le nuove  domande sono nel    futuro, quindi nella vita.
passeggiando tra le Cime di Lavaredo
                           Ed è per questo, e sembrerà banale, che bisogna ancora vivere.
                                                              MaxSolinas

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